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LA VITA INGANNA

Il nono romanzo della serie di Mauro Baveni Detective

 

Per Mauro non è ancora tempo di riposarsi. Per quanto si sforzi di starsene tranquillo nella sua Calvi Risorta, i guai riusciranno sempre a trovarlo.
Nel mezzo delle indagini su un omicidio apparentemente banale, si troverà invischiato in un caso di prostituzione minorile. Il nostro ex agente dei servizi dovrà vedersela con la Bratva e i suoi loschi traffici di esseri umani.
Ad affiancarlo, fedeli come sempre, i suoi inseparabili ex colleghi. Insperato giungerà anche un aiuto dalla Cecenia… sarà sufficiente a dipanare la matassa e a portare un po’ di quiete nella sua amata terra?
Per Mauro il  mondo si divide in bianco e nero e per quest’ultimo non c’è speranza.

 

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3 motivi per leggere questo libro:


 

Spesso nelle avventure di Mauro si sono palesati ragazzi annoiati, violenti e tracotanti, ma la gioventù è fatta anche di promesse e impegno, di tentativi di riscatto, cadute e paure che saranno la giusta spinta verso un traguardo ancora più grande.
E qui, tra le pagine de “La vita inganna” appariranno anche le storie di queste giovani anime, portatrici sane di buoni principi e di speranza.

Di donne fragili e pronte ad arrendersi in attesa del cavaliere di turno è piena la letteratura, ma qui no. Non c’è da aspettarsi figure femminili in balia degli eventi, ma donne che prendono in mano la propria vita e che – quando chiedono aiuto – non lo fanno per autocommiserazione, ma per portare avanti i propri obiettivi e le proprie idee.
E, non sempre, avranno bisogno di essere salvate… tanto che quattro figli della malavita si sentiranno in imbarazzo a dover ammetere di essere stati messi al tappeto da due giovani donne stupidamente importunate…

Vite di stenti e vessazioni conducono a scelte drastiche, ma ponderate. Che sia giusto o sbagliato, non sarà Mauro a deciderne le sorti, ma lascierà i lettori a porsi domande e trovare risposte.
Perché se per un ex contractor la vita è una continua battaglia tra il bianco e il nero, le persone comuni si ritrovano spesso a vagare in un mare grigio e tempestoso.

 

 


“A me hanno sempre insegnato, Alfò, che bisogna avere paura dei vivi, non dei morti. Perché i morti non ti fanno niente!” rispose l’amico.
La vita inganna – Massimo Zona

 

 


 

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