L’Arciere di Dio, un maestro dell’ombra e delle azioni repentine e definitive, attraverserà il romanzo con passo ferino, fornendo un grande supporto alle azioni ponderate, ma sicuramente non pacifiche di Mauro. Ma chi è l’arciere e perché sembra conoscere così bene la vita del detective? Che sia un abile hacker ne abbiamo avuto prova nella precedente avventura, ma il lettore scoprirà in questo romanzo il filo rosso che unisce Mauro all’Arciere di Dio.
Mauro e i suoi altrettanto inarrestabili amici lo ammettono apertamente: si sono aggiudicati una battaglia, ma la guerra è ben lontana dall’essere vinta.
Eppure, battaglia dopo battaglia, ferita dopo ferita, il sangue che scorre non sarà mai versato inutilmente. “Il risveglio di Mauro” è un romanzo in cui un’utopia diventa realtà e un’idea improbabile diventa una scappatoia geniale su cui ricostruire la propria esistenza e questo lo sanno bene le donne in fuga dalla mafia nigeriana.
C’è un punto fermo nei romanzi di Massimo Zona: il valore dei legami, delle storie familiari che s’intrecciano in una tela di ricordi, emozioni, ma anche di invidie e risentimenti. Una tela in cui luce e ombre sono intrappolate e in cui si mescolano i dettagli di vite comuni, ma egualmente importanti.
Che siano amicizie di lunga data, conoscenze appena accennate o nuovi incontri in attesa di un futuro incerto, ogni personaggio nel romanzo sarà dipinto con maestria e inserito in quella ragnatela sociale sui cui Mauro cammina sempre in bilico sul filo, tra l’oscurità delle sue missioni segrete e mortali e la luce di un investigatore privato disponibile a risolvere anche i più biechi inganni.