Il 2018 si sta rivelando colmo di novità e soddisfazioni e, tra queste, posso annoverare con piacere anche la conclusione della V edizione del Premio Letterario Nazionale Memorial Vallavanti Rondon.
Conclusosi da poco, il concorso ha visto rientrare nella rosa dei premiati anche un mio romanzo inedito intitolato Un amore comunque. Questo volume fa parte della serie dedicata all’irriverente e donnaiolo detective Mauro Baveni. Eroe moderno dal particolare stile di vita e dalla visione drastica e schietta del mondo, non ha mezze misure, per lui esiste solo il bianco o il nero.
Un amore comunque si è aggiudicato il Premio Critica per la sezione “Libro di narrativa inedito”, ma forse è meglio lasciar raccontare ad altri le motivazioni di questo graditissimo traguardo. Vi lascio dunque a una mia breve intervista, in attesa della pubblicazione ufficiale di Un amore comunque, perché Mauro si sa, non può starsene a lungo con le mani in mano e se non è lui a cercare i guai, saranno i guai a cercare lui.
Due parole con l’autore:
intervista a Massimo Zona
D: La giuria ha commentato l’attribuzione di questo premio con le seguenti parole “Il protagonista scaturito dalla penna dell’autore è un giustiziere, paladino dei vinti che, senza scrupoli, affronta i mali che inquinano la nostra società, in uno scenario estremamente attuale che cede spesso spazio ai sentimenti più nobili”. Una più che ottima recensione quindi, come si è sentito ascoltando questa motivazione?
Massimo Zona: Piacevolmente sorpreso direi. Questo riconoscimento arriva completamente inaspettato. Mauro Baveni è un personaggio controverso che spesso suscita sentimenti contrastanti, il più delle volte per un’inconfessata ipocrisia di atteggiamento buonista che pervade il comune senso del pensare. Sono lieto di vedere invece che qualcuno riconosce allo stesso il suo vero ruolo, quello di -paladino dei vinti.
D: Secondo noi il premio per Un amore comunque ha ancora più valore proprio perché riconosciuto su un romanzo ancora inedito, non trova?
Massimo Zona: Verissimo! Ovvio che in onore del lavoro di tutta la giuria lo inserirò, con la relativa motivazione, nella prefazione dello stesso!
D: Come mai ha pensato di inviare un inedito a questo concorso?
Massimo Zona: Era previsto dal bando e poi ormai il testo era stato visto e rivisto dalla mia bravissima editor Noemi Campopiano, ho voluto quindi tentare e, devo dire, il risultato è stato ottimo.